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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Acidità

Acidità Pensavo che l’invito al  matrimonio fosse un segnale di pace, invece niente, mia cugina mi ha segregato in una saletta cinque metri per cinque vicino alla porta della cucina; sono seduta  con una decina  di persone che non conosco. Pensavo mi mettesse insieme ai nostri parenti del sud.  Tutti gli altri invitati sono nella sala principale, addobbata con fiori e nastri . Si sentono le urla e le risa, mentre noi ci guardiamo  silenziosi e imbarazzati, annusandoci come i cani quando si incontrano per strada. Sono sempre andata d’accordo con mia cugina, anche se non ci si frequentava con regolarità. Lei ha fatto il giro del mondo fino ai ventisei anni, suo padre faceva l’ingegnere per una multinazionale e lo sbattevano da tutte le parti,  poi è tornata in Italia; quando mio zio è andato in pensione  è venuta ad abitare a trecento metri da casa mia. Ci si fermava a parlare del più e del meno, con circospezione, spostando l’asticella della confidenza poco alla volta. ll leg